Da “Il Campanile di Portile e Paganine”, notiziario parrocchiale, Aprile 2014

Carissimi parrocchiani tutti,

mentre vi scrivo sono ormai terminate le benedizioni pasquali, tempo propizio e fecondo per un incontro con le persone, le famiglie, le situazioni liete e tristi della vita quotidiana. Il cammino della quaresima che abbiamo voluto vivere insieme è stato contrassegnato dal tema della vocazione: l’incontro tra Dio e l’uomo genera un vero e proprio modo di essere della persona e delle sue relazioni. La nostra comunità è pellegrina nel tempo e lungo il suo percorso si allieta della nascita di nuove vite che rinascono al fonte battesimale e di altre vite che raggiungono la meta finale della Gerusalemme celeste. La vocazione che il Signore ci affida è quella di fare del nostro cammino umano una strada di santificazione, cioè di vera gioia e di pieno amore, che sono più forti del male e della morte. Come per i due discepoli di Emmaus il nostro cammino espresso in una parola è: Risurrezione. Questo è l’augurio che ci facciamo: che questa Pasqua che è la sorgente di ogni benedizione, segni una tappa essenziale del nostro percorso di resurrezione! Resurrezione nell’esistenza di ogni persona, di ogni famiglia, di ogni comunità, di ogni associazione e movimento della società civile, in tutti i suoi aspetti, specialmente quelli più in necessità. Abbiamo davvero nel cuore il grande desiderio, il quale non può essere confuso con nessun bisogno, che la fede in Cristo Risorto plasmi tutta la nostra vita e generi un “nuovo umanesimo”, di cui già intravediamo i germogli anche nella nostra parrocchia. Il centenario della dedicazione del nuovo altare maggiore della chiesa parrocchiale di Portile, sia momento propizio nel quale il dono dello Spirito Santo ci renda sempre più pietre vive per edificare il corpo di Cristo che è la Chiesa sua sposa.

Vostro don Fernando